fonte facebook

E mentre, estasiato, guardo le foto dei nostri splendidi atleti impegnati alle Olimpiadi di Rio, questa immagine mi compare sul mio profilo Facebook, pubblicata da un amico indignato e offeso. E l’estasi si trasforma immediatamente in rabbia; una frustrazione mista a vergogna. Mi sento offeso come sportivo, come uomo, e come padre di due figlie. Trovo quel titolo allucinante e schifoso. La quintessenza dell’idiozia e del cattivo gusto. Il giornalista, o pseudo tale, è riuscito con pochissime parole a dimostrare la sua ignoranza verso i valori dello sport e verso l’universo femminile. Ha svilito un’impresa di tre splendide atlete, andando a rimarcare un aspetto, quello del loro peso, con la sensibilità di un bulletto dodicenne. Nelle nostre palestre, qualsiasi sport noi insegniamo, lavoriamo incessantemente per combattere la deriva di queste società che ghettizza e offende chi non riesce a restare nei canoni femminili. E questo signore ha dimostrato invece di appartenere a quella categoria di persone che trattano le donne come un involucro vuoto. Non so quale sia il giornale che ha permesso che una simile schifezza potesse essere pubblicata, ma so che queste persone rappresentano tutto quello che lo sport, quello vero, combatte con tutte le sue forze. E forse, oltre che nelle scuole, dovremmo andare anche in qualche redazione giornalistica a fare educazione contro il bullismo e il sessismo.