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La scelta del posto

Foto Daniele Anile

Quando sali su un treno puoi fare una scelta: soprattutto se hai la fortuna di trovare la carrozza quasi vuota. Puoi scegliere di sederti verso la tua destinazione, o con la schiena contro di essa. Può sembrare una scelta futile, quasi inutile, dettata solo da un capriccio del momento, o più semplicemente dal caso; oppure può nascondere un piccolo segno del tuo modo di vedere la vita, di percorrerla. Infatti, guardando fuori dal finestrino, distrattamente come capita spesso a me quando viaggio in treno, immerso nei miei pensieri, con una giusta colonna sonora nelle orecchie ad accompagnare il flusso ininterrotto della mia mente, puoi osservare il paesaggio scorrere via, guardando il punto di partenza allontanarsi, rimpicciolirsi lentamente, fino a scomparire dietro montagne, campi e città; oppure puoi concentrarti sulla tua destinazione, vederla avvicinarsi, aspettare quasi che ti sorprenda Continua a leggere→

Un passo indietro per andare avanti

Foto Daniele Anile

Lo ammetto, sono innamorato follemente della spada; non me ne vogliamo gli amici fiorettisti e sciabolatori. Amo la scherma, tutta, ognuna delle sue tre specialità, a ogni livello, ma con la spada ho un rapporto di vera passione, un amore folle, irrazionale, che mi illumina gli occhi, e mi lascia, sempre, con il fiato sospeso dalla meraviglia. È il motivo, mi è sempre stato chiaro, è nella libertà assoluta che regala l’assenza di convenzione, in quella apparente anarchia splendidamente regolamentata dal dover far accendere una sola luce e nella imprevedibilità che ne scaturisce. La mancanza di una definizione Continua a leggere→

Un amaro Natale

Fonte internet

Non so perché mi colpisca tanto; forse perché ho 2 figlie femmine, e per loro ho sempre immaginato una vita di viaggi senza frontiere, per imparare che la vera conoscenza sia non pensare che il mondo finisca alle porte delle nostre piccole città; o forse perché in passato ho fatto parte anche io della cosiddetta generazione erasmus, anche se indirettamente, e ho sperimentato sulla mia pelle l’ebbrezza e la paura di sentirmi straniero e allo stesso tempo libero; o forse ancora perché domani è Natale e per raggiungere la famiglia sono passato proprio da Sulmona, nel cui cimitero, da oggi, riposeranno i suoi sogni. Ma, con in braccio mia figlia, guardo le immagini dell’aereo che riporta a casa il suo corpo, e scopro delle lacrime che rigano il mio viso. E vorrei trovare rabbia Continua a leggere→