Archivio mensile:Febbraio 2016

Amore e acciaio

Foto Daniele Anile

Foto Daniele Anile

E ogni giorno sei lì, per lei. Ti prepari, con cura, con attenzione, perché sai che lei è esigente, e non ti permetterebbe mai di farsi accarezzare e sfiorare senza l’abbigliamento giusto, quel tocco di classe ed eleganza che negli anni ha sempre preteso da te. Ci sono stati giorni che hai cercato di starle lontano, forse ti chiedeva troppo; stare con lei spesso era doloroso, ma alla fine sei sempre tornato, attratto da quella stessa follia che ti ha riempito gli occhi la prima volta che l’hai incontrata. Ora sei lì, in un silenzio un po’ polveroso, ma che ha un sentore di sacralità, di fronte a lei, e la guardi. Pregusti l’incontro, prima di stringerla tra le tue dita. Sai già che il primo contatto ti regalerà una piccola scarica elettrica, come se ti rendessi conto che ciò che vi unisce non è solo un innamoramento passeggero, ma una passione indissolubile scritta da un destino gentile. Avanzi verso di lei, nella penombra che preannuncia il suono della danza che vi aspetta a breve; una serie di movimenti ormai imparati a memoria ma che vi scoprono ancora sorpresi ogni volta per la vostra completa sintonia. L’afferri e gioisci per quel contatto, consueto ma sempre nuovo; dopo tanti anni ti stupisce ancora quanto il tuo corpo si senta incompleto senza di lei, quanto la sua presenza ti doni un equilibrio perfetto. Sei tu che la stringi ma è lei che ti completa. Adesso non sei più solo. Con un sorriso un po’ imbarazzato, ne accarezzi la linea, perfetta e sottile; lo fai ogni volta, ma ogni volta non puoi farne a meno. Ti godi la sua flessibilità che conosci così bene, e solo in quel momento Continua a leggere→

A ferro e fuoco

Foto Augusto Bizzi

Foto Augusto Bizzi

Guardo una magnifica foto di Augusto Bizzi e rimango incantato da quel fermo immagine che il suo occhio ha colto, ma che di fermo non ha proprio niente. Saranno quelle scintille che scaturiscono dall’incontro delle lame, sarà la sciabola deformata dall’impatto, o quel piede sospeso per aria, icona di una risposta che ancora non c’è ma che non si può non immaginare; tutto in quella foto è movimento: dall’affondo perfetto, colto nel momento di massima estensione, alla luce che crea ombre di caravaggesca memoria, complici anche le tende nere sullo sfondo. E allora non riesco a non vedere in questa fotografia una sintesi perfetta del nostro sport, e mi torna alla memoria una frase di tantissimi anni fa, sepolta dai ricordi di una vita: all’epoca ero un giovanissimo maestro e collaboravo con una psicologa per provare a insegnare un po’ di scherma a dei ragazzi autistici. Uno di loro, Luca, Continua a leggere→

Il bello della scherma


Come spesso accade le belle notizie non fanno audience; e sempre di più questo ci porta a percepire il mondo e gli ambienti che ci circondano come luoghi pieni di difetti e di comportamenti negativi. Ma non è così; la maggior parte delle volte attorno a noi si realizzano momenti di pura bellezza; e ne ho le prove. Magari cose non eclatanti, ma che mi fanno rispondere di si a quanti mi chiedono, io stesso per primo, se ne vale la pena.
Non c’è giorno senza che mi guardi intorno e rimanga estasiato da scene di straordinaria quotidianità.
Un padre commosso perché sua figlia adolescente gli ha appena messo un punto che lui stesso ha messo centinaia di volte, ma che mai avrebbe immaginato di ricevere proprio da lei.
Un maestro “da nazionale” che si sfila il guanto e si china ad allacciare le scarpe a un bambino di 6 anni,che quasi non riesce a tenere un fioretto in mano, ma che ha negli occhi la stessa passione che è in ognuno di noi.
Ragazzi che si allenano con la determinazione e la serietà di professionisti e dopo un attimo scoppiano in risate cristalline e sincere per una battuta che qualcuno di loro ha appena fatto, mostrando la bellezza della loro età ma anche la forza del loro essere diversi.
Bambini che entrano in palestra, e sono passati pochi mesi dal primo giorno che lo hanno fatto, ma di quella timidezza iniziale non c’è più ombra; ormai sanno che quella è Continua a leggere→